Una commedia che ci fa ridere delle nostre paure ad affrontare l’ignoto e di come la storia più vecchia del mondo sia la favola più bella da raccontare, quella di dare un futuro alla vita.
In “Tipi” Ciufoli propone varie tipologie umane mostrando come una particolare caratteristica psicologica corrisponda ad un atteggiamento fisico ben preciso, un modo di parlare e di scegliere le parole attraverso
Roberta è legata alle abitudini della famiglia ma vorrebbe liberarsene, ama il proprio lavoro ma non le basta, vorrebbe andare via ma quando è via non si sente a casa, si innamora ma non è veramente innamorata, è in bilico fra chi è e chi vorrebbe essere, ma non sa di preciso né una cosa né l’altra.
Elio e Fabrizio cercano di barcamenarsi come possono, tra compromessi, marchette, e qualsiasi stravagante trovata per non pagare l’affitto. Ma ad alterare il già precario equilibrio tra i due arriva Juliette
L’improvvisa dipartita di un anziano vicino di casa scatena in due cugine il senso di rivalsa che da sempre covano contro lo Stato, contro i vicini e forse anche contro se stesse. Perchè non far sparire il corpo dell’uomo e continuare a incassare la sua pensione?